“Ecco perché ho deciso di aprire questo blog!” – Il videosaluto di Roberto Re e i motivi che lo hanno spinto a far nascere questo strumento di comunicazione e di crescita personale.

Oggi parliamo di talento e “pratica mirata” per svilupparlo.
Tutto parte dalla lettura di un libro che si intitola Come si diventa un Numero Uno, dove si racconta che il talento non è una caratteristica innata..!!

 

Sono parecchio sensibile alle storie che raccontano i bambini e questa, del figlio di un amico, mi ha davvero colpita.

“Può capitare che Camminando sulla spiaggia, trovi un Bastoncino e se provi a spezzarlo ti accorgerai che ė molto facile romperlo. Ma se non lo spezzi e cammini ancora un po’ puoi trovare un altro Bastoncino, se provi a spezzare i due insieme ti accorgerai che è un po’ più difficile. Poi camminando e camminando puoi trovare altri Bastoncini e se uniti insieme, tipo tre, sette, dieci Bastoncini, ti accorgerai che ė impossibile spezzarli”.

Una storia che centra in pieno un tema più che attuale: il lavoro in squadra.

PERCHÉ IL LAVORO IN TEAM TI PERMETTE DI RAGGIUNGERE RISULTATI MAGGIORI?

Lavorare in squadra può essere la rovina o la gloria di una persona.

Ovviamente, se non si creano rapporti di stima e fiducia e non si segue uno stile meritocratico, lavorare in team può diventare davvero difficile, oltre che pesante e frustrante.

Questo era doveroso dirlo, ma non è tema di quest’articolo.
Quindi prendendo come esempio un team con le giuste caratteristiche, andiamo a vedere perché lavorare con altre persone ci permette di raggiungere traguardi inimmaginabili.

Sostanzialmente possiamo dividere i motivi in 3 grandi categorie:

1. La forza dell’ambiente

2. Il mantenimento del focus

3. La completezza

LA FORZA DELL’AMBIENTE
Per forza dell’ambiente intendo dire che inevitabilmente quando sto con persone che puntano allo stesso obiettivo, con tenacia, costanza e perseveranza anch’io mi sentirò portato a fare lo stesso (visto che quell’obiettivo è anche il mio!) e sentirò in quanto essere umano (animale sociale) parte di un gruppo, questo mi darà maggior forza e mi permetterà di accedere ad energie che di norma non sfrutto.

IL MANTENIMENTO DEL FOCUS
La squadra ti permette di mantenere il focus, di non perderlo di vista.
Lavorando da solo per il raggiungimento di un determinato obiettivo si rischia, a volte per pigrizia, a volte perché siamo esseri umani, di perderci per strada e di non accorgerci che la strada che stiamo percorrendo magari non ci sta proprio portando dove volevamo.
Lavorando in squadra questo accade raramente, infatti se perdi il focus, ci sarà sempre qualcuno che direttamente (accorgendosi) o indirettamente (magari semplicemente con una domanda senza nemmeno farci apposta) raddrizzerà il tuo cammino verso l’obiettivo comune, e tu a tua volta farai lo stesso con qualcun altro.

LA COMPLETEZZA
Lavorando da solo, visto che sei 1, per quanto bravo tu possa essere non sei onnisciente, quindi avrai dei limiti, sarai bravo in qualcosa, molto bravo in altro e una schiappa in qualcos’altro ancora, stai tranquillo, è normale.
La forza della squadra invece sta proprio qua, nel completarsi l’uno con l’altro.

Fammi sapere che ne pensi commentando qua sotto! 😉

La gestione del tempo e delle proprie risorse fa la differenza verso il successo. In questo video Roberto Re racconta qual è la domanda sbagliata che tutti continuano a farsi ogni giorno. La domanda giusta è “Quale risultato voglio ottenere oggi?”

 

 

Da una sgradevole situazione da risolvere, nasce questa “video coaching”, dove parliamo di flessibilità e problem solving, di onore e reputazione e di professionisti privi di etica!
Dura un po’ più del solito, ma vale la pena guardarlo tutto con attenzione..!!

 

Ti è mai capitato di iniziare la tua giornata lavorativa con la ferma intenzione di portare a termine un determinato compito ma di esserti poi trovata a fine giornata a non averlo neanche iniziato?

Se la tua risposta è sì, probabilmente potresti essere incappato in uno dei nemici principali delle persone che vogliono realizzare i propri obiettivi: la scarsa gestione del tempo.

Non ti preoccupare, non sei un caso isolato, oggi è sempre più difficile riuscire a gestire con efficacia il proprio tempo poiché la vita odierna offre sempre più stimoli e input che distolgono la nostra attenzione da quello che stiamo facendo.
Cinquant’anni fa (ma anche solo venti) non esistevano Facebook e neppure i cellulari. È vero, era molto più difficile raggiungere le informazioni ma in compenso credo che sicuramente fosse molto più semplice mantenere il focus.

Sono cambiate tantissime cose da allora, ma una è sicuramente rimasta uguale: una giornata è, oggi come allora, lunga sempre 24 ore.

Come migliorare la tua gestione del tempo

Chi non sa districarsi tra i mille impegni, chi non è in grado di rimanere concentrato su quello che sta facendo e chi non riesce a dire di no alle perdite di tempo, è destinato a non raggiungere mai il proprio sogno.
Le persone di successo hanno imparato invece a sfruttare al meglio il tempo che hanno a loro disposizione e ti assicuro che non è diverso da quello degli altri, si tratta sempre di 24 ore o 1.440 minuti o 86.400 secondi al giorno.

Che cosa fanno di tanto speciale costoro che gli altri non fanno? Tre semplicissime azioni:

1. PRIORITÀ INNANZITUTTO

Per prima cosa, individuano le priorità facendo attenzione a tenere ben separate quelle importanti da quelle urgenti. Le azioni importanti sono quelle che daranno valore alla tua vita, le azioni urgenti sono quelle che impediscono di gestire bene il proprio tempo.

Preparare la presentazione da presentare al cliente per l’appuntamento che avrai fra tre giorni è un’attività importante e urgente. Pianificare la settimana lavorativa è un’attività importante ma non urgente. La prima ovviamente va fatta subito, ma se tu avessi dedicato prima più tempo alla seconda, non saresti arrivato a trovarti nella situazione di affrontare la prima in questo modo.

Quindi inizia anche tu a individuare le tue priorità in modo da diminuire sempre di più le situazioni di urgenza.

2. DIFENDERSI DAI LADRI DEL TEMPO

Seconda cosa, eliminano le perdite di tempo. Con perdite di tempo intendo tutte le azioni che non danno valore alla propria vita: passare ore davanti alla TV, vagare senza meta in internet, stare chiuso in un bar a bere birra come se non ci fosse un domani.

Non dico che bisogna rinunciare completamente al piacere del relax, ma fai molta attenzione e chiediti: quello che sto facendo è un piacevole passatempo o una mia abitudinaria fuga dalle responsabilità?

3. ORGANIZZAZIONE E DISCIPLINA

Terza e ultima, organizzano la propria giornata in modo da iniziare subito con le attività importanti e non con quelle superflue ed è quello che dovresti fare anche tu.

Capisco che ci sono le notifiche di Facebook da controllare e le email da leggere, ma sono davvero importanti? Forse è meglio dedicarvi meno tempo e in un secondo momento. Stabilisci un orario preciso in cui farlo e poi rimani focalizzato sulle attività principali.

A tal proposito, penso di aver già occupato abbastanza del tuo tempo con questa articolo 🙂

Ti lascio quindi correre a organizzare la tua giornata con i tre consigli che ti ho appena dato.
Fammi sapere se funziona anche per te nei commenti qui sotto.

Io non sono una motivatrice, non lo è nessuno dei coach miei colleghi della Leadership School e soprattutto non lo è Roberto Re, nonostante in molti, compresi giornali e televisioni, erroneamente lo definiscano tale. Nessuno di noi è, né ama definirsi “motivatore”, anzi ti dirò di più, se conosci qualcuno a cui piace forgiarsi di tale appellativo, ti consiglio di starne ben alla larga.

Bel inizio per un articolo che parla di motivazione, non trovi? Ebbene sì, devo ammettere che possa suonare un po’ strano, ma non ti preoccupare che fra poche righe rimedierò svelandoti 3 semplici metodi per trovare la giusta motivazione.

Prima però lascia che giustifichi la mia ultima affermazione. Visti da lontano, potrebbe anche sembrare che un motivatore e un Personal Coach facciano più o meno lo stesso lavoro: incitare e infondere coraggio alle persone in modo da aiutarle a raggiungere i propri obiettivi. Eppure c’è una sottile ma allo stesso tempo importante differenza tra le due figure.

Il motivatore si limita a incoraggiarti quando senti che ti mancano le forze o a incitarti se sei sul punto di arrenderti. Il Personal Coach insegna alle persone come attingere alla propria forza interiore e trovare l’entusiasmo e la convinzione per agire da soli. Il primo ha bisogno che tu diventi dipendente dal suo aiuto, il secondo ti aiuta a trovare la tua libertà.

Una differenza sottile ma importante come ti dicevo. Ovviamente insegnare alle persone come automotivarsi è un percorso più lungo e impegnativo rispetto all’urlare loro in faccia qualche bella frase confezionata che crei un picco di adrenalina momentanea e stimoli spingendo all’azione. Serve anche questo, non c’è dubbio, ma il nostro obiettivo non è semplicemente aiutare le persone a raggiungere la loro meta del momento. Dai nostri corsi devono uscire persone indipendenti che sappiano agire da sole verso il proprio successo ogni volta che decidono di mettersi in gioco.

Questo è il motivo per cui non basta essere motivati ma è necessario migliorare ogni ambito della propria vita. Ciò vuol dire lavorare sulle proprie capacità comunicative, su quelle di gestione delle emozioni e di gestione del tempo. Vuol dire anche migliorare il proprio atteggiamento mentale, la propria capacità di parlare in pubblico e di relazionarsi con gli altri.

E questo è il motivo per cui è nato il Programma FLY, un percorso che passo dopo passo aiuta i partecipanti a potenziare queste e altre abilità nell’arco di un intero anno. La crescita personale è un cammino anche divertente ma sicuramente non è una breve passeggiata, diffida quindi di chi ti promette risultati sorprendenti in poco tempo utilizzando appunto frase da “motivatore-venditore”.

Se hai bisogno di una spinta e se senti la necessità di una carica eccoti qualche suggerimento per trovare l’energia di cui hai bisogno con le tue forze.

3 trucchi per motivarsi

1. Trova e scrivi il tuo perché

Il significato stesso della parola “motivazione” ti suggerisce questa prima azione da compiere.

motivazione: espressione dei motivi che inducono un individuo a compiere o tendere verso una determinata azione.

Hai un progetto o un obiettivo da raggiungere? Allora prendi un foglio e scrivi il tuo “perché“, qual è il vero motivo per cui vuoi raggiungere la tua meta, come mai hai deciso di spendere tutte le tue energie per ottenere quel risultato.

A volte non si riesce a raggiungere un obiettivo perché si è concentrati sugli ostacoli che ci separano dalla meta da dimenticarsi del motivo che ci ha spinto a incamminarci per quella strada.

Se ti focalizzi sul perché hai intrapreso il tuo cammino, ricordandolo e ripetendolo ogni mattina a te stesso, vedrai che troverai l’energia per intraprendere quelle azioni che ti porteranno al successo.

2. Concentrati sul percorso

“Non devi partire con l’idea di costruire un muro intero, parti dicendo
– Adesso metto giù questo mattone nella maniera migliore possibile che esista per posarlo –
e fai così ogni singolo giorno.
E prima che te ne accorga avrai il tuo muro.”

Will Smith.

Spesso le persone si demotivano di fronte alla enorme mole di lavoro e di fatica che li attende e che si frappone fra loro e il loro obiettivo.

Se rimani sì focalizzato sulla meta, ma ti concentri sulla singola azione da compiere ogni giorno, cercando di portarla a termine nel modo migliore, vedrai che ti troverai vicino al traguardo senza neanche accorgertene.

3. Ricompensati

È inutile che ce la raccontiamo, raggiungere un traguardo per cui valga la pena impegnarsi richiede tempo ed energie. La gratificazione istantanea è una leggenda che ingolosisce i pigri e le persone che non hanno alcuna voglia di lavorare.

È anche vero però che la gratificazione è una forte fonte di motivazione, per questo è sempre un bene dividere il tuo obiettivo in sotto-obietti e concederti un premio ogni volta che ne raggiungi una tappa intermedia.

Hai superato un esame? Hai diritto a un regalo.
Hai terminato una parte lunga e difficile del tuo lavoro? Domani una giornata di completo relax.
Sei riuscito finalmente a correre per 21 km? È giusto acquistare una maglietta nuova che indosserai alla maratona.

La motivazione non è una dote innata, ma semplicemente una questione di scelte. Qualunque sia il tuo stato d’animo, qualunque siano le condizioni esterne alla tua vita, scegli di agire, sempre, e vedrai che in un modo o nell’altro troverai dentro di te la forza per raggiungere i tuoi obiettivi se davvero ci tieni.

La FIDUCIA è l’ingrediente indispensabile per un qualsiasi rapporto che funzioni. “No fiducia, no relazione”..!!

La Fiducia è il vero carburante che facilita le relazioni, sia a livello di business che nella vita privata di tutti i giorni.

 

Ciao! Oggi voglio parlarti di quali sono le caratteristiche che oggi devi sviluppare se vuoi diventare un Leader di successi, ma prima permettimi di fare un punto della situazione su chi è veramente un Leader ai giorni nostri.

Chi è un Leader?

Prima di partire e scoprire le 7 Qualità del Leader Moderno è importante chiarire chi è veramente un Leader.

La parola Leader deriva dal verbo inglese to lead, letteralmente guidare, ovvero colui che guida, non un auto ma bensì altre persone e se stesso. 🙂

Differenze tra passato e presente: Leader Autoritario e Leader Moderno

Chi è il Leader Autoritario?

In passato la parola Leader veniva accostata ad un gruppo molto ristretto di persone che detenevano il “potere”, come uomini politici o grandi capitani militari.

Spesso queste persone utilizzavano la cosiddetta Leadership Autoritaria, ovvero basata sugli ordini e sulle punizioni esemplari per chi non li rispettava.
Questa tipologia di Leadership ruotava completamente attorno alla paura delle persone.

Il Leader era quindi il capo brutale che trattava i suoi sottoposti come servi.

Per ritrovare questo stile di Leadership non serve andare molto indietro nel tempo, basta che ripensi un attimo ai tuoi professori (o a quelli dei tuoi genitori).

Che figura vedi?

Una figura che per farsi seguire dagli alunni utilizzava la bacchetta contro chiunque non seguiva la lezione o manifestava pareri contrari, il tipico stile della Leadership Autoritaria.

So per certo che se nel mondo di oggi provi ad utilizzare questo vecchio stile di Leadership non sei più seguito dalle persone, anzi probabilmente otterrai l’effetto contrario finendo per essere emarginato.

Nonostante questo in alcuni ambienti ancora sopravvive questa tipologia di Leadership.

Chi è il Leader Moderno?

Nel mondo d’oggi le persone si sono evolute e non sono più disposte a subire un approccio come quello tipico della Leadership Autoritaria.

Pensaci un attimo, tu come reagiresti a quel tipo di approccio?

Ecco appunto, quindi anche la maggior parte delle altre persone reagirebbe proprio come te!

Il Leader Moderno è quindi colui che sa gestire al meglio se stesso, i proprio stati d’animo, è capace di creare buone relazioni intorno a sé e riesce a vivere con equilibrio i ruoli che ricopre nella sua vita.

Le 7 (+1 BONUS) Qualità Segrete del Leader Moderno
Fatta questa doverosa premessa andiamo ora a vedere quali sono le 7 caratteristiche del Leader Moderno:

  • E’ Leader di se stesso e guida con l’esempio
  • Non smette mai di imparare e mette in pratica subito ciò che impara
  • Ha un atteggiamento mentale produttivo e potere decisionale
  • Utilizza una comunicazione efficace e persuasiva
  • Gestisce e ottimizza il tempo
  • E’ camaleontico: si adatta alle situazioni (ambiente) e alle persone
  • Gestisce le sue emozioni

Andiamo ora a vedere nel dettaglio una a una le caratteristiche.

#1 E’ Leader di se stesso e guida con l’esempio
Se non riesci a guidare te stesso come puoi pretendere di guidare altre persone?
Se non riesci a raggiungere i tuoi risultati (personali o professionali) come puoi aiutare altre persone a raggiungerli?
Se finisci nel trabocchetto del “predica bene e razzola male” ovvero che con le parole sei veramente forte, ma con i fatti dimostri tutt’altro sarà veramente difficile che qualcuno ti riconosca come un Leader, al massimo potrai essere riconosciuto come un ipocrita.
Per diventare Leader di altre persone è fondamentale che tu sviluppi prima la tua Leadership personale, ovvero che quel che fai sia perfettamente in linea con quello che dici.
La conseguenza è quella che il Leader guida con l’esempio.
No, “l’esempio” non è un nuovo motorino. Eheheh
Guidare con l’esempio significa dar seguito alle parole con fatti concreti che sono congruenti alle parole dette.
E’ improbabile che tuo figlio smetta di fumare se mentre gli urli di farlo hai una sigaretta in bocca non credi?
Oppure, se chiedi ad un collaboratore di essere preciso e chiaro quando ti invia delle mail o dei report settimanali e quando sei tu ad inviarli a lui non si capisce nulla, come puoi pretendere che lui faccia meglio?
Guidare con l’esempio è alla base della Leadership moderna e molte persone pur sapendolo non mettono in pratica questo semplice principio, anzi spesso le persone pretendono che gli altri facciano le cose giuste mentre loro continuano a perseverare nei loro comportamenti sbagliati.
Conosci qualcuno che si comporta così?
#2 Non smette mai di imparare e mette in pratica subito ciò che impara
Altro punto su cui focalizzarsi.
Se hai già fatto letture sulla leadership o sulla crescita personale ti sarai già trovato di fronte a questo concetto, i Leader non smettono mai di imparare.
Ed è proprio così, solo che spesso mi è capitato di trovarmi di fronte a persone che avevano una miriade di conoscenze, ma poi nella realtà dei fatti non sapevano fare e non combinavano un bel niente.
Ho così deciso di aggiungere questa seconda parte: “e mette in pratica subito ciò che impara”.
Se hai fatto un qualsiasi sport, o hai un qualsiasi hobby, ti sarai già reso conto che subito dopo la parte teorica, l’allenatore o l’insegnante ti fa sperimentare quello che è stato spiegato (o almeno così dovrebbe essere!).
Questo perché la conoscenza fine a se stessa è del tutto inutile.
Se fai un corso di cucina, è inutile conoscere tutte le ricette del mondo se non ti sperimenti mai nel preparare un piatto, finché non metterai in pratica quello che hai appreso teoricamente non riuscirai ad acquisire l’abilità.
E’ così in ogni ambito della vita.
#3 Ha un atteggiamento mentale produttivo
E’ sì, finché continui a pensare che ci sia una congiura contro di te, o che l’universo sta facendo in modo che tu fallisca, non otterrai grandi risultati.
Il Leader fa tesoro di ogni esperienza, sia quelle positive, sia quelle negative e trova sempre almeno un insegnamento che aumenti il suo bagaglio d’esperienza.
Quando c’è un problema non si fa domande del tipo: “Ma perché proprio a me?” oppure “Cosa ho fatto di male?”, ma bensì si pone domande decisamente più potenzianti che lo aiutano ad uscire dal problema come: “Cosa posso fare per uscire da questa situazione?” oppure “Come posso risolvere questo problema?”
Tu che domande ti poni di fronte ai problemi?
#4 Potere decisionale e sicurezza
Ci sono persone che anche nelle scelte più semplici come cosa ordinare al ristorante vanno in confusione e ci impiagano una marea di tempo, tanto che spesso gli amici si spazientiscono.
Queste sono le persone che per scegliere cosa mettersi al mattino devono svegliarsi un’ora prima del previsto e nonostante tutto fanno comunque tardi, perché se non avessero un orario da rispettare, sarebbero ancora lì senza riuscire a decidersi.
Se sei tra queste persone ti consiglio di porre la tua attenzione subito su questo aspetto.
Tranquillo anch’io ero così, ma con un po’ di sforzo si può migliorare.
Ma che male c’è se ci metto un po’ a decidere come vestirmi?
Assolutamente nulla di male, non ti sto consigliando di andare al lavoro in costume e in spiaggia con giacca e cravatta sia chiaro!
Solo che se riesci ad essere un po’ sincero con te stesso, riuscirai a capire se il tempo che impieghi per una decisione è quello giusto oppure no.
Se prima di vestirti rifletti su dove andrai e ti metti qualcosa di adeguato al posto, perfetto è tutto ok, ma se ti cambi quattro volte prima di uscire di casa e questa cosa capita spesso (tutte le mattine), ecco allora c’è qualcosa da rivedere.
Ma perché insisti tanto con questo potere decisionale?
Domanda azzeccata!
Riflettici un attimo, se quando ti trovi di fronte a scelte “facili” vai in difficoltà, cosa succederà quando ti troverai a dover scegliere qualcosa di veramente importante?
Se domani ti offrono un nuovo lavoro ma devi cambiare città, oppure se tua moglie ti chiede di avere un figlio, oppure se un collega ti chiede di iniziare una nuova attività insieme e tu non sei abituato a decidere, cosa succederà?
Succederà che inizierai a rimandare quella decisione, finché non ti ritroverai con le spalle al muro e il non decidere diventerà più doloroso del decidere.
A volte però quando ti ritroverai costretto a decidere, il rapporto sarà già compromesso o l’opportunità sarà già persa.
Allenandoti a decidere velocemente nelle piccole scelte di tutti i giorni svilupperai pian piano il “muscolo decisionale”.
Questo non significa che poi quando ci saranno scelte importanti sarà tutto facile, ma sicuramente sarai più preparato e le gestirai al meglio.
#5 Utilizza una comunicazione efficace e persuasiva
Fin da piccoli ci hanno insegnato che la comunicazione è importante, ma nella realtà dei fatti nessuno ci ha mai insegnato a comunicare.
La comunicazione è una transazione, che si compone di dare e avere, prevede uno scambio.
Prevede una parte dove si parla e una parte dove si ascolta.
Comunicare (o comunicare in maniera efficace) non significa parlare all’infinito, ma bensì assicurarti che il messaggio che vuoi trasmettere sia arrivato (corretto) al tuo interlocutore.
Essere persuasivi significa riuscire ad ottenere qualcosa dall’interlocutore.
Non spaventarti ti prego! Vedo già la tua faccia! Non voglio dire che devi fregare le persone.
Immagina un genitore che persuade suo figlio affinché non si droghi, c’è qualcosa di male? Spero che sarai d’accordo con me che fa molto bene.
Essere persuasivi è di per sé un qualcosa di neutro, è l’uso che ne fai che determina il risultato. Finché sarai persuasivo per il tuo bene e per quello del tuo interlocutore tutto ok!

#6 Gestisce e ottimizza il suo tempo
In un giorno ci sono 24 ore, composte da 60 minuti, composti da 60 secondi.
Il tempo è l’unica vera risorsa uguale per tutti.
Nessuno può aumentare le ore del giorno, eppure ci sono persone che riescono a fare tante di quelle cose che a volte sembrano avere più tempo.
Ma è così? Ovviamente no, semplicemente hanno imparato a gestire al meglio il loro tempo, hanno imparato a programmarsi per priorità, ovvero per importanza di impegni.
Nel momento in cui organizzi la tua giornata per priorità, inizierai a lasciar andare tutto quello che prosciuga il tuo tempo e ti renderai conto di quante cose in più puoi fare.
#7 E’ camaleontico: sia adatta alle situazioni (ambiente) e alle persone
Nella società moderna non puoi più permetterti di adottare un stile uguale in tutte le situazioni.
Se vuoi sviluppare la tua Leadership devi imparare a rapportarti all’ambiente in cui ti trovi e alle persone con le quali interagisci.
Ogni persona è diversa dall’altra e capire il tuo interlocutore ti permette di farlo sentire a suo agio e di conseguenza di poter ottenere il meglio per te, per lui e per l’ambiente in cui ti trovi, sia che stiamo parlando di tuo figlio (persona) e della tua famiglia (ambiente), sia che stiamo parlando del tuo collega (persona) e di lavoro (ambiente).
#BONUS – Gestisce le sue emozioni
C’è un problema. La vita frenetica di oggi ci porta ad accumulare una quantità di tensione e stress tale che si finisce per perdere il controllo per nulla.
Conosci qualcuno (o magari capita anche a te) che già al mattino, trovando più traffico del solito nella strada per il lavoro, si innervosisce al punto che anche una volta arrivato a destinazione, risulta essere scorbutico e insopportabile, creando disagi anche a chi non c’entra nulla?
Conosci qualcuno che porta a casa questioni di lavoro e al lavoro questioni personali?
Ecco questo è il risultato di una pessima gestione delle proprie emozioni.
Attenzione! Ho parlato di gestione delle emozioni e non di controllo.
Apparentemente potrebbero sembrare la stessa cosa, ma ti assicuro che non è così.
Controllare le emozioni significa reprimerle, con la conseguenza che se ti abitui a reprimere quelle negative finirai inevitabilmente per reprimere anche quelle positive.
Gestire le emozioni significa sfruttarle a proprio vantaggio.
Ad esempio la rabbia, emozione negativa genera una quantità di energia spesso superiore alla norma, l’obiettivo della gestione emozionale è quello di sfruttare quell’energia a tuo vantaggio anziché mandare a quel paese chi ti capita a tiro.
Ora che conosci le qualità del Leader Moderno puoi fare un’autoanalisi e capire dove sei già a buon punto e dove invece mettere più attenzione e migliorare.
Se sei arrivato fino a qui voglio farti i miei complimenti, significa che fai parte di quel piccolo gruppo di persone (il 5% circa) che cercano di migliorarsi costantemente e che raggiungono i propri obiettivi.
Per avere altre informazioni gratuite seguimi sul blog www.ancona.programmafly.it
A presto!

Oggi voglio dedicare la mia attenzione a tutte quelle persone che fino ad oggi non sono riuscita a “convincere” a fare qualcosa di importante per  se stessi, e se tu sei uno di quelli che “vorrei”, che “se potessi farei”, che “mi piacerebbe”, beh, allora questo articolo è anche per te.

Ho imparato con il passare degli anni che per ottenere ciò che meriti ( e non ciò che vuoi, che è ben diverso), ti devi fare il cosiddetto  “mazzo”, ti devi rimboccare le maniche e sudare e il mio non è un discorso riferito solo al sudore fisico, anzi… Devi avere la forza e il coraggio di sfidarti, di alzare l’asticella, di oltrepassare quelli che ritieni essere i tuoi limiti.

Ho imparato anche che tutti “vorrebbero” realizzare i propri obiettivi, i propri sogni ma che, ahimè, quando si tratta di concretizzare la folla si dilegua.

Durante i miei corsi faccio concretamente provare la differenza tra la “motivazione” e l’atteggiamento”, e le persone capiscono il vero senso del perchè in tanti non realizzano ciò che meritano pur “volendolo”, pur desiderandolo.

La motivazione non è altro che il volere qualcosa, l’ “io voglio questo o quello…” e per ottenerlo ovviamente mi focalizzo su ciò che DEVO FARE.

L’atteggiamento è “IO SONO QUESTO O QUELLO…” per cui il mio focus ricade sull’ESSERE, senza fronzoli intorno, solo sull’ESSERE… e se io sono in automatico mi muovo, agisco e ottengo.

…e come si fa a trasformare la motivazione in atteggiamento?

Bella domanda… sicuro di volere la risposta?

L’unico modo per attuare questa trasformazione è lavorare su di te, l’unico modo è CRESCERE ed EVOLVERTI sul piano personale, questa è la garanzia per raggiungere i risultati che meriti.

A tutti quelli che hanno fatto del “condizionale” uno stile di vita dico: quando deciderete di lasciare ogni “condizione” a vantaggio della dignità personale, beh, noi siamo qui, pronti a darvi tutti  gli strumenti necessari per tirare fuori CHI SIETE VERAMENTE.

…a tutti gli altri che rimarranno nel “condizionale”… IN BOCCA AL LUPO!

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